Acne: caratteristiche e possibili trattamenti

L’acne è la malattia della pelle più diffusa al mondo. Circa 9 adolescenti su 10 soffrono di acne fra i 14 e i 20 anni, indistintamente dal sesso (anche se l’incidenza dell’acne nei maschi in questa fascia di età sembra essere un po’ più elevata). Dai 25 ai 45 anni, invece, sono le donne a essere maggiormente colpite dall’acne, con una media del 12% contro solo il 3% degli uomini.
Ma che cos’è di preciso l’acne? Ne esistono tipologie diverse? Come si cura? Risponderemo a queste e a molte altre domande in questo articolo, dando ampio spazio ai possibili trattamenti per eradicare il problema.
L’acne non è altro che un’infiammazione della pelle. Più specificatamente si tratta di un’infiammazione dei follicoli pilosebacei, i responsabili della formazione dei comedoni (i cosiddetti “punti neri”) e, successivamente, delle papule o pustole (vale a dire “i brufoli”).
L’infiammazione colpisce in particolar modo viso e collo ma non è raro scorgerne i sintomi anche su torace, spalle e schiena.
Per quanto l’acne non sia di per sé una patologia grave, quando si presenta in forma acuta e severa può sfociare in noduli o cisti che lasciano sulla pelle cicatrici inestetiche e, soprattutto, permanenti. Ed è proprio per questa ragione che l’acne è spesso la causa di disagi psicologici come bassa autostima, ansia e depressione.
I diversi tipi di acne
L’acne è così comune che pensiamo di conoscere già tutto sulle sue cause, ma sapevi che esistono più tipi di acne? Possiamo distinguere due principali tipologie, in base alla fase di vita in cui si manifesta.
La prima è proprio l’acne giovanile o adolescenziale che, come suggerisce il nome, si presenta in giovane età a seguito dello sviluppo sessuale e della conseguente produzione ormonale nel corpo. Questo tipo di acne tende a scomparire da solo con il superamento dell’adolescenza.
Esiste poi un’acne tardiva che si manifesta negli adulti, anche quando questi non ne hanno sofferto in pubertà.
Da un punto di vista clinico, l’acne può essere classificato in base alle sue caratteristiche, ovvero:
- Acne comedonica: si presenta con la sola presenza dei punti neri e può essere lieve o grave. Nel primo caso si notano pochi punti neri sulla fronte e sul naso. Nel secondo caso, invece, i comedoni sono evidenti su tutto il volto e sulla schiena.
- Acne papulosa: si tratta della forma più comune di acne. È caratterizzata dalla tipica presenza di papule, ossia dei brufoli, che possono interessare l’intero volto ma anche il collo, il petto e la schiena.
- Acne pustolosa: è una forma di acne in cui l’infiammazione è diffusa e i brufoli si sono trasformati in delle vere e proprie pustole.
- Acne cistica: in tal caso si ha un’evoluzione che porta alla formazione di cisti, ossia di noduli della pelle che contengono cheratina e sebo.
- Acne conglobata: si tratta di un’evoluzione dell’acne comedonica grave in cui i punti neri vanno a creare delle lesioni della pelle che portano alla formazione di cicatrici.
È importante considerare che molto spesso l’acne non si manifesta in una sola e unica tipologia ma in una forma combinata di più tipi, ad esempio l’acne papulo-pustolosa, l’acne pustolo-cistica o l’acne papulo-comedonica.

Le cause dell’acne
L’insorgenza dell’acne dipende da una serie di cofattori come l’interazione ormonale, la presenza di batteri e la produzione di sostanze cutanee oleose che, insieme, provocano l’infiammazione dei follicoli piliferi.
Anche la familiarità gioca un ruolo rilevante: la predisposizione genetica facilita la comparsa della malattia.
Come abbiamo già accennato, gli squilibri ormonali rappresentano una delle cause principali della comparsa di acne, soprattutto di quella giovanile. Infatti gli ormoni maschili (il testosterone), generano un aumento della produzione di sebo che a sua volta porta a un aumento di volume delle ghiandole sebacee. Il sebo può quindi irritare la pelle e infiammare i follicoli sebacei.
Un’altra causa dell’acne è la presenza di batteri sulla pelle che favoriscono l’insorgenza della patologia. In particolare è il battere propionibacterium acnes a innescare l’infiammazione nei pori cutanei chiusi a causa dei comedoni già presenti sulla cute.
Non è il battere in sé a causare l’acne (dato che è già presente fisiologicamente sulla nostra pelle) quanto la sua moltiplicazione incontrollata.
Come curare l’acne? I possibili trattamenti
Non esiste un rimedio universalmente efficace per l’acne, e questo proprio perché le cause della sua comparsa possono essere diverse, così come il modo in cui si manifesta. Tuttavia è possibile trattare gli effetti negativi e i sintomi dell’acne, ed eliminare o ridurre in modo evidente le conseguenze della sindrome acneica.
Esploriamo i possibili metodi esistenti per tipologia:
Trattamenti medico-chirurgici
Esistono dei trattamenti specifici che devono essere eseguiti solo da personale medico specializzato.
- Esfolianti chimici: gli esfolianti chimici promuovono il turn-over cellulare (vale a dire il ricambio dello strato corneo della nostra pelle) mediante un’azione cheratolitica. Il nuovo tessuto cutaneo, oltre ad avere un aspetto più sano, dovrebbe anche produrre meno sebo e di conseguenza ridurre la formazione di punti neri e brufoli.
- Laserterapia: si tratta di una tecnica che sfrutta un laser per influenzare i meccanismi di cicatrizzazione biologici del nostro corpo. È un metodo efficace, che richiede più sedute (in base alla gravità della pelle), da utilizzare come rimedio estremo per eliminare quanto più possibile le lesioni cicatriziali lasciate dall’acne.
Trattamenti farmacologici
Esistono delle terapie farmacologiche che il medico può valutare in base alla gravità della forma acneica e soprattutto alle cause che l’hanno innescata.
Si tratta per lo più di antibiotici ad uso topico che contrastano la crescita batterica tipica di alcune forme acneiche.
In alternativa (o come integrazione) possono essere prescritti prodotti antimicrobici che, a differenza dei primi, non provocano una possibile resistenza batterica.
Per le donne affette da acne causata da squilibri ormonali sono disponibili terapie a base di ormoni volte a diminuire la produzione di sebo e, di conseguenza, a fermare l’infiammazione dei follicoli.

Trattamenti naturali
Tra i vari rimedi possibili per trattare l’acne, le sue conseguenze e talvolta anche le cause, ci sono le fonti naturali, sia in forma orale che topica. Come nel caso dei rimedi farmacologici, prima è determinante individuare l’origine del problema.
Partiamo da possibili rimedi orali in base alla causa:
- Acne da ansia o stress eccessivo: per contrastare l’ansia e lo stress (con conseguente sfogo cutaneo), è possibile utilizzare tisane, capsule o altre soluzioni orali per assumere estratti naturali ad azione calmante e ansiolitica. Alcuni esempi sono la valeriana, la melissa, il biancospino e la camomilla.
- Acne da squilibri ormonali: il finocchio è un ottimo elemento per portare equilibrio nell’organismo poiché ricco di flavonoidi e, soprattutto, estrogeni vegetali. La combinazione delle due sostanze aiuta a regolarizzare il ciclo mestruale e a normalizzare i livelli ormonali grazie all’azione emmenagoga e galattofora.
I rimedi topici, invece, sono prodotti da applicare direttamente sulla zona interessata. Si tratta soprattutto di creme, gel o impacchi a base di oli essenziali o estratti dotati di principi attivi che lavorano sulla sintomatologia dell’acne.
Fra i rimedi topici per l’acne più diffusi, troviamo:
- Argilla: l’argilla possiede proprietà assorbenti grazie agli oligoelementi di cui è ricca e fornisce, quindi, un’azione idratante, purificante ed esfoliante.
- Aloe: l’aloe è una pianta dai molteplici usi. L’applicazione di succo di aloe (o prodotti a base della stessa), possono dare sollievo ai sintomi tipici dell’acne come prurito e rossore. Inoltre l’aloe ha proprietà antinfiammatorie che contrastano l’insorgenza dell’acne.
- Elicriso: nell’elicriso, ricchissimo di oli essenziali e flavonoidi, abbondano i principi attivi con azione antinfiammatoria, antibatterica e antimicotica. Inoltre i flavonoidi contenuti posseggono un’attività anti-eritematosa, andando a regolare direttamente la produzione di sebo nei follicoli.
- Melaleuca: anche chiamato col suo appellativo inglese “Tea Tree”, nella Melaleuca alternifolia è presente un olio essenziale con elevate proprietà antibatteriche topiche, per cui il suo utilizzo risulta essere molto utile nei casi di acne batterica.
- Echinacea: l’echinacea è una pianta con attività immunostimolante. Dato che l’acne è causata da un’infiammazione della cute, un rafforzamento del sistema immunitario può aiutare a contrastarla.
- Salvia: un altro olio essenziale estremamente utile è quello della salvia. Questa pianta officinale ha proprietà antiossidanti che contrastano i radicali liberi, e non solo. L’olio essenziale di salvia, infatti, possiede attività cicatrizzanti, limita la sudorazione e risulta essere un ottimo trattamento contro la pelle grassa.
Poche gocce di olio essenziale in una base vettore sono sufficienti per trasformarla in un rimedio topico altamente efficace. Basta solo scegliere prodotti 100% biologici di elevata qualità, puri, senza l’aggiunta di sostanze annacquanti o sintetiche.
Ma se desideri un prodotto davvero completo, che oltre all’azione antinfiammatoria, antimicotica e antibatterica nutra la pelle e la renda morbida e luminosa, è meglio optare per un mix di oli ed estratti diversi.
L’elevata concentrazione degli oli essenziali, però, può essere rischiosa se non sono dosati da mani esperte, causando irritazione a una cute già fortemente stressata. Meglio scegliere dei prodotti già pronti, formulati con basi e principi attivi che rispettino anche le pelli più sensibili, come la nostra crema fluida Voluta Purificante.
Soffri di acne o cerchi una soluzione delicata per eliminare i segni di una pelle acneica? Usa il modulo di contatto qui di seguito per parlare con i nostri esperti. Saranno felici di darti consigli personalizzati specifici per il tuo problema e il tipo di pelle.